17 Aprile 2023Simo around the blog

Assaggi e passaggi

Simona Pisanello
Assaggi e passaggi

Cari amici,
i giorni che precedono la Pasqua per me sono sempre stati intensi, festosi, pieni di fiducia e aspettativa di cose belle e colorate.

Sono i giorni del passaggio (Pascha in greco vuol dire “passare oltre”), passaggio dal buio invernale alla luce intensa della primavera e poi dell’estate, quando le giornate si allungano e illuminano lo sguardo che può spingersi più lontano.

Pochi giorni fa mi sono concessa un passaggio di 24 ore a San Sebastian per una cena al ristorante Arzak, uno dei pilastri della cucina basca. La passione per i viaggi enogastronomici – uno dei piaceri che da 30 anni condivido con mio marito – è stata, e continua a essere, fonte di ispirazione e di esperienze culturali che riaffiorano quando ogni giorno sulla nostra isola lavoro a progetti che ruotano attorno al vino e alla ristorazione. Il privilegio di poter gustare cibo e vino in alcuni dei migliori ristoranti del mondo mi ha fornito gli strumenti per trovare la giusta sensibilità verso un mondo delicato e complesso come quello del vino d’alta gamma (anche se il piacere proibito di un trancio di pizza unta davanti alla tv può regalare spunti inaspettati).

Osservare il mare dall’incantevole costa basca non solo ha rimesso in moto passaggi e desideri sul futuro, ma ha anche richiamato alcuni luminosi risvegli del passato. Ho realizzato, ad esempio che trent’anni fa, una domenica di aprile, sospinta dalla spavalderia dei venticinque anni (gli stessi che ha oggi la mia Itaca…), partivo alla volta di Verona alla guida di una magnifica Clio, attratta da una fiera del vino già famosa nel mondo. Il biglietto era un omaggio del Consorzio Vini Alto Adige per cui impaginavo una simpatica newsletter, quando ero soltanto un’intraprendente creativa con vocazioni commerciali.

L’attimo fuggente della gita in terra basca è stato il passaggio, non solo mentale, che in un lampo ha rimesso in moto pensieri e idee, insieme a una nuova auto che, come trent’anni fa, mi ha condotto in questi giorni a Verona. A Vinitaly 2023, come sempre, mi sono goduta, momento dopo momento, un lungo tour di saluti ad amici storici e nuovi, un guarda che spettacolo quello stand, e che favola questa bollicina, e che ne dici di un rosso? e che bello, anche tu ancora qui… E poi nuovi assaggi, nuove discussioni e nuove contaminazioni, l’arte nel vino (c’erano un Bacco di Caravaggio e uno di Guido Reni prestati dalle Gallerie degli Uffizi, che meraviglia!), il sapore di tante storie e di tanti territori che ho portato con me di ritorno a Itaca, con quell’orizzonte mobile negli occhi, forse irraggiungibile, che mi ha risvegliato la voglia di andare. Prima tappa Vinitaly, e chissà quante ne verranno, perché l’importante non è raggiungere l’orizzonte, piuttosto sono il viaggio e gli incontri – entusiasmanti come quelli al Vinitaly – a riempire di senso il lavoro e la vita. Lo diceva Konstantinos Kavafis e lo ha ripetuto Oscar Farinetti a Villa Sparina dedicando un bel discorso alla forza vendita di Ethica Wines. E noi di Itaca lo sappiamo bene. Così, alle parole dei grandi pensatori posso solo aggiungere che anch’io, come ogni giorno, salgo felice sulla mia barchetta e remo.

Buona Pasqua a tutti
Simona